Davvero un bel fucile, potente (monta 3 gomme da 14), preciso e maneggevole. Ottime le finiture, così come i materiali
Nilo Mazzarri
Il mondo della pesca è in continua evoluzione e tra le novità che ultimamente hanno suscitato maggiore interesse c’è il Victory. Questo modello, che si inserisce nella lunga tradizione della Cressi, è un arbalete che incarna l’esperienza e l’innovazione tipiche del brand. Sviluppato per soddisfare le esigenze dei pescatori più esperti, quelli che amano in particolar modo la pesca nel blu, promette di unire potenza, precisione e manovrabilità, un mix ideale per destreggiarsi al meglio in ambienti difficili e al cospetto delle grandi prede del mare aperto.
Analizzando il fucile in dettaglio, possiamo apprezzarne le caratteristiche tecniche avanzate, che lo rendono uno degli arbalete più performanti presenti sul mercato. Noi abbiamo provato la versione da 90.
Visto il periodo invernale e la dimensione ho dovuto un pò adattarlo alle mie esigenze per utilizzarlo su prede di media taglia; in particolare ho provato diverse volte a uscire con il mare di scaduta nella speranza di catturare qualche bella spigola, e nonostante non abbia ancora avuto modo di sfruttare tutte le sue potenzialità, mi sono fatto un’idea ben chiara dell’oggetto in questione.
Design e materiali: resistenza e comfort
Il corpo del Victory è realizzato in alluminio anodizzato nero, con un diametro di 31 millimetri, che conferisce una grande robustezza senza appesantirlo troppo. Il guida asta integrale garantisce una maggiore rigidità e precisione, mentre la superficie anodizzata protegge da corrosione e usura, rendendo il fucile duraturo e adatto a un utilizzo intensivo senza alcun problema.
L’impugnatura è in nylon caricato a vetro, un materiale resistente e leggero, progettata per resistere alle forti sollecitazioni durante lo sparo e alle azioni di pesca più impegnative. La presa ergonomica è rifinita con un grip in plastica morbida di colore giallo, che assicura una presa salda anche durante i tuffi in condizioni di mare mosso più difficili. L’impugnatura è ambidestra e il meccanismo di sgancio, così come il grilletto in acciaio inox, sono progettati per garantire reattività e sicurezza.
Potenza e precisione: prestazioni al top
Il Victory è dotato di un triplo elastico circolare da 14 millimetri, che assicura una grande potenza di tiro, perfetta per affrontare prede di grandi dimensioni. L’asta da 7,5, con profilo tricuspide mono aletta, è stata realizzata per garantire una velocità di uscita estremamente elevata, ottimizzando la penetrazione anche sui pesci con carni o pelli più dure. Il design della testata presenta tre fori per gli elastici, disassati e disposti su altezze differenti rispetto al fusto, così da favorire un allineamento perfetto degli elastici e migliorare la precisione di tiro.
Il Victory 90 rappresenta una dimensione molto versatile, però se si volesse ridurre la potenza disinserendo 1 o 2 la gittata di tiro si ridurrebbe in modo considerevole a causa dell’asta molto pesante, pertanto il mio consiglio è di sfruttare tutti e tre gli elastici anche per i tiri ravvicinati.
Per il futuro, è mia intenzione effettuare qualche altra prova, montando un’asta di diametro ridotto per renderlo il più versatile possibile, sfruttandolo magari anche per la pesca in tana.
Un altro elemento (che rappresenta un’innovazione interessante) è il magnete al Neodimio posto nella parte terminale della testata. Tale magnete aiuta a mantenere l’asta in posizione durante il caricamento e ne facilita l’alloggiamento, riducendo il rischio di errori nelle fasi di armamento.
Ergonomia e sicurezza: maneggevolezza e controllo
Che si tratti di un tiro in condizioni di mare mosso o di un tiro istintivo, il Victory 90 offre una buona manovrabilità, senza mai risultare ingombrante o difficile da controllare. In particolare, dopo varie azioni e tiri veloci d’imbracciata, mi sono reso conto come la forma del fusto e il bilanciamento generale del fucile facilitino i movimenti più rapidi, riducendo l’affaticamento nel tempo. Questo aspetto risulta fondamentale quando si trascorrono diverse ore in acqua, cercando di mantenere alta la concentrazione.
L’arbalete, ovviamente, è dotato di una sicura meccanica, che è facilmente azionabile con il pollice, senza la necessità di staccare la mano dall’impugnatura, garantendo così un maggiore controllo. Può essere spostata da destra a sinistra a seconda delle preferenze dell’utilizzatore. Inoltre, l’impugnatura è caratterizzata di un sistema di sgancio sagola in acciaio inox intercambiabile, utile per adattarsi a diverse configurazioni, sia per destri che per mancini.
Durante il caricamento si apprezza l’appoggio sternale compatto, che non dà fastidio ma fornisce un supporto efficace quando si tensionano gli elastici. Il magnete in testata aiuta a mantenere l’asta in posizione, mentre le alette in acciaio sulla parte bassa del fusto sono state realizzate per il passaggio del nylon, evitando qualsiasi ingombro e assicurando una corretta fluidità in fase di caricamento.
Prestazioni in mare: potenza, stabilità e precisione
Nel corso del mese di dicembre, ho avuto modo di utilizzare il Victory 90 in diversi ambienti e condizioni, e grazie alla sua capacità di tiro immediato e alla fluidità ho potuto effettuare colpi precisi su pesci che tentavano di scappare in maniera rapida o in condizioni non ottimali. Ha infatti mostrato una straordinaria precisione e potenza, un’arma che ritengo perfetta soprattutto in acqua libera.
Il fucile, per l’ambito per cui è stato progettato, offre prestazioni eccellenti, con un buon equilibrio tra potenza, stabilità e precisione. La potenza è veramente notevole, garantendo colpi decisi anche su prede a lunga distanza, grazie alla qualità dei materiali e alla progettazione mirata a ottimizzare la trasmissione dell’energia.
La stabilità è un altro punto di forza grazie a un design che minimizza il rinculo e facilita il controllo durante il tiro, anche nelle situazioni di mare mosso. Infine la precisione, che è notevole per merito del fusto estremamente rigido e completo di guida asta e della testata idrodinamica, che riduce la dispersione del colpo.
Il passaggio del nylon è semplice, senza intralci, grazie alla disposizione strategica degli attacchi sulla testata e sul fusto. L’assenza di intrecci o ingombri durante il caricamento permette di riassettare il fucile in maniera fluida e rapida.
Durante i test, il Victory 90 si è comportato in maniera impeccabile anche in condizioni di visibilità ridotta e su pesci di taglia media. La velocità di uscita dell’asta è eccellente e sulla sua penetrazione davvero niente da ridire.
Durabilità e manutenzione: poco da fare e lunga vita
Il Victory 90 si distingue anche per la facilità di manutenzione. Basta risciacquarlo in acqua dolce dopo ogni uscita e fare una rapida ispezione del meccanismo di scatto per mantenere il fucile in ottime condizioni. La costruzione in alluminio anodizzato e l’uso dell’acciaio inox per i componenti principali, garantiscono una lunga durata nel tempo, anche dopo numerosi utilizzi.
Scheda tecnica
Fusto: alluminio anodizzato nero da 31 mm con guida asta integrale
Calcio: polimero
Impugnatura: nylon caricato a vetro con grip in plastica morbida (giallo).
Asta: da 7,5 mm, tricuspide mono aletta
Elastici: circolari da 14 mm con ogive in dyneema da 1,5 mm
Grilletto: in acciaio inox
Sgancia sagola: in acciaio inox, intercambiabile dx/sx
Allestimento: pronto pesca con elastici, asta, impiombatura in nylon vincolata alla testata tramite uno spezzone elastico ad alta resistenza, moschettone in acciaio inox
Possibilità montaggio mulinello: si
Conclusione
In definitiva, il Cressi Victory è un arbalete che risponde a quasi tutte le necessità di un pescatore esperto, combinando potenza, precisione, sicurezza e facilità d’uso. Le sue caratteristiche tecniche lo rendono perfetto per affrontare prede come ricciole o tunnidi, se non addirittura prede oceaniche, ma si è dimostrato altrettanto performante nella pesca in acque meno profonde e in condizioni di visibilità variabili.