Un modello in 2 pezzi da 5 millimetri di spessore foderato internamente. Viene confezionato con poche pezze di neoprene per ottimizzare il confort. Bello l’effetto “spaziale” dato dagli inserti in color argento oppure oro
Gabriela Felicioni
In questo articolo vi parlo della seconda muta che ho ricevuto dalla C4 Carbon Freediving, la Sideral, un modello due pezzi da 5 millimetri di spessore caratterizzata dal colore Silver e da una stampa a effetto carbonio.
La Sideral è stata progettata con un numero minimo di pannelli per ridurre le cuciture e, quindi, aumentare il comfort e l'elasticità. La fodera interna è estremamente elastica e la muta è incollata all'esterno e cucita all'interno.
Si tratta di un capo progettato per l'apnea e il taglio è identico a quello utilizzato per le mute da pesca; viene confezionata con neoprene glide skin all'esterno e una fodera in jersey altamente elastica all'interno. Il neoprene è certificato per essere privo di qualsiasi materiale chimico che possa danneggiare l'ambiente o la salute umana, come gli ftalati e il lattice.
Da quando l’ho ricevuta ho deciso di aspettare qualche mese per provarla in mare, a gennaio. Abito a Porto Sant’Elpidio, una piccola cittadina dove la spiaggia corre per molti chilometri. Trovare profondità da queste parti è impegnativo e infatti di solito salgo sul gommone di qualche amico pescatori e navighiamo per 14 miglia, dopodichè abbiamo subito a disposizione 38/40 metri.
Siamo a fine gennaio e con Emiliano Lagatti, di Apnea Smart, faremo un’uscita al largo per testare la mia nuovissima Sideral by C4.
In inverno, o anche a inizio stagione, preferisco partire già con i pantaloni indossati a casa, mentre la giacca la metto direttamente in spiaggia o al porto. Come per l’altro modello provato in precedenza, noto che non ci sono i guanti in cotone per la vestizione. Soprattutto per noi donne sono fondamentali con le muta lisce fuori.
Dei capi C4, apprezzo davvero tanto la vestibilità e la Sideral non fa eccezione. I pantaloni si possono infilare da asciutti, o anche in acqua, in base a quanto si soffre il freddo. A secco metterli è comunque semplicissimo; la fodera interna è super elastica e salgono velocemente. Le estremità sulle caviglie hanno bordi rinforzati per sigillare e impedire all’acqua di entrare. La calzata è perfetta e la vita non è esageratamente alta. Adoro il design e la stampa. La Sideral di questo test è stampata argento, ma volendo è disponibile anche la versione in oro. I pantaloni dietro sono completamente neri, mentre davanti hanno fino a poco sopra il ginocchio, effetto parigina, una parte piena che può essere silver o gold.
Arrivata in spiaggia è la volta della giacca. Il neoprene glide skin e la fodera in jersey interna, altamente elastica, facilitano tantissimo questa fase. Inizio dalle braccia, che hanno il bordo rinforzato sui polsi. Il cappuccio, invece, ne è privo, una scelta che facilita i movimenti durante il carico e la gestione del mouthfill.
La parte del collo la sento leggermente larga, in ogni caso accettabile per un prodotto non su misura. Centralmente, sul cappuccio, è presente una stampa piena con il logo. La coda di castoro ha il doppio alamaro; secondo me la appesantisce un po’ e la rende poco sgambata. L’avrei preferita con un solo alamaro o con “l’hook and loop”. E’ comunque raro trovare in commercio mute standard con la giacca sgambata e leggera nella chiusura.
La Sideral presenta poi un triangolo rinforzato in fodera sui doppi alamari.
Molto bella la stampa della giacca, centralmente con effetto carbonio e lateralmente argento pieno a richiamare i gambaletti del pantalone. Questo effetto lo ritengo molto femminile ed elegante. Ben fatta e morbita la calzata sulla circonferenza del seno.
Bene, sono pronta per entrare in acqua. Temperatura 8,5 gradi. Porto con me l’atollo e partiamo. L’effetto del neoprene che percepisco a pelle, rispetto alla muta che di solito utilizzo, è di estrema morbidezza. La muta è molto meno comprimente e anche in gommone riesco a muovermi agevolmente per concludere la vestizione.
Il tuffo a gennaio con acqua a 8/8,5 gradi è sempre parecchio impattante e destabilizzante. Noto che il filo d’acqua che penetra è fastidioso perché lo sento entrare dal cappuccio e, quindi, da spalle a pancia. Nulla, invece, da polsi e caviglie, dove i polsini rimangono fermi e impediscono all’acqua di filtrare. Mentre percepisco una galleggiabilità superiore rispetto alla mia solita muta.
Inizio il tuffo su un cavo a circa 40 metri. Il cappuccio, come immaginavo, mi lascia parecchio spazio di movimento mandibolare, quindi non ho la necessità di metterlo sotto al mento. Entra un po’ più di acqua, ma è ottimo per garantire un mouthfill efficiente.
La compressione del neoprene sul corpo è minima, quasi impercettibile, rimane buona fino oltre i 30 metri e percepisco un ottimo ritorno elastico. Scendo in free immersion e riesco a muovermi agevolmente con le braccia sia in discesa che in risalita.
Le mute da 5 millimetri si usano raramente nelle competizioni in mare, a eccezione del lago, dove si svolgono i Campionati italiani e dove in molti la scelgono per le basse temperature. Infatti, anch’io l’ho indossata durante gli allenamenti pre gara, poi però il giorno della competizione ho preferito una 3 proprio perché, oltre certe profondità, un neoprene spesso, anche di altissima qualità, può penalizzare la performance.
Resto in acqua per circa 30 minuti; faccio due tuffi in statica a 7 metri di warm up, un tuffo check di controllo compensazione, tappanaso e pesi, e infine il mio tuffo fondo, dove incontro un lieve termoclino. Il bello del mare Adriatico d’inverno (o del lago) è che il “taglio” è pressochè inesistente e, a volte, capita di incontrare in profondità anche zone più calde.
Nonostante il tempo passato in acqua e il primo impatto in entrata non troppo gradevole, raggiungo un comfort stabile e la mia temperatura corporea è ottimale. Consiglio sempre per i più freddolosi di mettere un sotto muta da 1,5 millimetri per mantenere la parte superiore più al caldo. Personalmente non indosso mai né guanti né calzari, ma sono in ogni caso da prendere in, seria, considerazione.
Questo spessore di muta la consiglio fino a tutto il mese di giugno.
Conclusioni
La Sideral by C4 merita un bel 9. Per la vestibilità ergonomica, l’alta resistenza alla compressione, la tenuta del calore, l’eccellente compressione e anche per la stampa effetto carbonio che, abbinata alle parti di colore pieno, la rende “spaziale” e molto femminile.
Top
Modello molto femminile
Eccellente elasticità
Materiali utilizzati atossici, ftalati e latex free
Polsini rinforzati
Flop
Chiusura con doppio alamaro
Zona collo un pò larga
Galleggiabilità importante
Scheda tecnica
Neoprene: glide skin dal design specifico per l’apnea in 2 pezzi
Fodera interna: in materiale altamente elastico; la muta è incollata e cucita internamente
Taglie: 5