Un modello studiato per la dinamica e caratterizzato da un neoprene glide skin a spessore differenziato (da 0,5 e da 2 millimetri). Molto curato il taglio, che esalta la figura femminile
Gabriela Felicioni
Ho ricevuto dalla C4 Carbon Freediving la nuova muta monopezzo DYN-UP, sviluppata in collaborazione con Umberto Pellizzari. Un modello in neoprene glide skin specifico per il freediving dinamico in piscina.
Appena estratta dalla confezione, la prima particolarità che noto è l’utilizzo di pannelli con un diverso spessore di neoprene. Più “pesante” nelle parti centrali per garantire il calore necessario durante gli allenamenti: schiena, torace e gambe fino al ginocchio. Sottilissimo nelle altre zone: collo, braccia, gambe sotto al ginocchio e fianchi.
Subito mi colpisce il design, decisamente più femminile rispetto alle altre mute che ho usato fin’ora.
Appena presa in mano percepisco un peso maggiore. Noto che nel packaging non sono inclusi i guanti per la vestizione, per me fondamentali; ne prendo un paio dei miei.
La muta ha ottime finiture, con una fodera compatta e morbidissima, che facilita la vestizione. Caviglia e gamba entrano velocemente, anche sopra le ginocchia, dove inizia il neoprene da 2 millimetri, anch’esso davvero elastico. Non mi convince del tutto la scelta del taglio che divide il neoprene da sotto il ginocchio (da 0,5 millimetri) da quello sopra il ginocchio (da 2 millimetri). Lo avrei preferito più corto oppure con un attacco diverso e monocolore, in modo da non avere per niente la percezione del taglio che invece avverto fuori dall’acqua.
Infilate le gambe, la muta sale agevolmente, lo stesso dicasi per la parte dai glutei al busto, che però percepisco più spessa sul cavallo rispetto ai modelli da 1,5 millimetri che indosso di solito; sento comunque calore e una buona elasticità. Nella parte superiore non avverto per niente lo stacco dei diversi tipi di neoprene dall’avambraccio alla spalla, che si uniformano perfettamente; preferisco la colorazione nero opaco rispetto a quella bicolore delle gambe. Super l’idea della serie di bartek vicino ai polsi, che consentono di tagliare le maniche alla lunghezza desiderata, evitando anche problemi di scucitura.
Io sono molto alta e indosso una taglia media; fin’ora tutte le mute da dinamica mi rimanevano corte, in questa invece vengono mantenute proporzioni ideali grazie alla possibilità di personalizzarla sulle maniche. Mi piace e ritengo fondamentale nelle mute disegnate per il mondo femminile, la parte laterale, quella dove viene utilizzato il neoprene più leggero, poiché valorizza assolutamente le forme e la rende adatta anche alle donne con un giroseno più ampio. Ciò diminuisce di molto la compressione che avverto in tutte le altre mute, anche se al centro del torace ritorna il neoprene da 2 millimetri.
Quindi, punto top “womanly”: la DYN-UP è una muta super femminile, che risalta le curve.
Tiro su la zip nel retro schiena, che non è molto lunga e quindi facile da chiudere. La fodera che accompagna la cerniera con un cursore in metallo resistente alla salinità, è sottile e sembra non impigliarsi durante la chiusura.
Sul collo ci sono due parti di neoprene: intorno, dove è presente lo strap con il velcro, il materiale è più spesso così da garantire una chiusura ermetica, mentre subito sotto, nel decoltè, ritorna il neoprene da 0,5 millimetri a rendere i movimenti e, soprattutto, la respirazione più liberi.
Sono pronta per il mio allenamento in acqua. Indosso con la muta il collare C4 Dyno, color nero, da 4 chili. Un complemento perfetto per qualsiasi muta d’apnea. Mi garantisce stabilità ed equilibrio per mantenere un controllo ottimale dell’assetto.
In immersione noto che il fastidio causato dalle giunture che uniscono le due parti sopra e sotto il ginocchio, quasi scompare. Nella spinta di partenza sento entrare un sottile filo d’acqua. Durante la rana subacquea il neoprene (di media densità e memoria elastica) mi regala una piacevole sensazione di libertà, sia nei movimenti, che sono davvero naturali e sia nello scivolamento, senza sentirmi costretta.
Piacevole la sensazione sotto al collo, nel decoltè, dove è presente il neoprene da 0,5 millimetri, perché in acqua si ha l’impressione di non indossare nulla.
Anche la parte laterale, oltre a rendere il design perfetto, mi agevola nei movimenti delle braccia. Quando le allungo in avanti non avverto né pressione né costrizione sulle spalle.
Il mio allenamento è durato un’ora e anche durante gli stop non ho avvertito la benchè minima sensazione di freddo. Impressioni che mi sono state confermate durante altre sedute in piscina.
Insomma, una muta, la DYN-UP by C4, che sicuramente consiglio nell’uso agonistico e anche nei mari caldi.
La scheda tecnica
Materiale: neoprene glide skin con spessori differenziati (0,5 e 2 mm)
Taglio: preformato e realizzato con un numero ridotto di pannelli
Fodera: interna, viene realizzata in materiale altamente elastico; la muta è incollata e bandellata internamente.
Taglie: 6; io indosso una terza (sono 176 cm e peso 68 kg)
I Top
Design super femminile
Lunga fino alla caviglia e c’è la possibilità di accorciare le maniche
Morbida, elastica e calda
I Flop
Il punto di giunzione sotto al ginocchio sembra stringere
Si percepisce lo spessore di 2 mm sul cavallo
Conclusioni
La DYN-UP by C4 merita un bel 9 come giudizio finale. Personalmente amo molto prendermi cura dei dettagli e dal punto di vista anche estetico questa muta mi ha davvero soddisfatto. Funzionalità e comfort sono la base per un buon allenamento in apnea, ma ritengo importante anche indossare un prodotto che valorizzi la femminilità. Proprio come in questo caso.