Rappresenta l’evoluzione della Turbo Sprint, una pinna caratterizzata da una pala più corta, studiata per essere agile e scattante nel bassofondo. Molto comoda la scarpetta
Nilo Mazzarri
La Gara Turbo Flex rappresenta un’evoluzione leggera e altamente performante della celebre Turbo Sprint, pensata per i pescatori in cerca di prestazioni superiori nel basso fondale; un modello studiato per tutte le condizioni e le stagioni. La sua pala, sottile e leggera, viene realizzata con tecnopolimeri elastomerizzati sviluppati da Cressi, garantendo una propulsione eccellente a fronte di uno sforzo minimo. Efficacia che è ulteriormente ottimizzata dall’abbinamento con i longheroni semi-rigidi, che restituiscono energia durante ogni fase della pinneggiata.
La scarpetta Full Contact, brevettata e certificata da Cressi, è in gomma termoplastica e offre una calzata estremamente precisa e confortevole, grazie alla sua costruzione in bi-materiale. L’angolazione di 29 gradi tra scarpetta e pala è stata studiata per massimizzare la trasmissione della potenza, migliorando l’efficienza del movimento.
Nonostante il suo design ultra-leggero, la Turbo Flex offre prestazioni di lunga durata, ideali per chi cerca il meglio dal proprio equipaggiamento. Perfetta per chi si dedica al bassofondo e all’agguato, questa pinna garantisce un’ottima resa senza stancare le gambe, rendendola adatta sia per principianti che per esperti.
Ho avuto l’opportunità di testarle durante diverse sessioni per analizzare a fondo il loro comportamento sia in acque libere che in condizioni più impegnative. Ecco le mie impressioni.
Design e materiali
La prima cosa che si avverte quando si indossano le Gara Turbo Flex, è quella di una solidità e leggerezza che sanno coniugarsi in modo ottimale. Rispetto ai modelli precedenti, queste pinne mostrano un colore nero opaco elegante, che le rende più moderne e meno soggette all’ingiallimento rispetto ai modelli più chiari. Una particolarità interessante la troviamo nella scritta disposta sulla sua superficie che, al contatto con l’acqua, “svanisce”, evitando ogni possibile riflesso che si potrebbe creare con i raggi di sole. Il materiale utilizzato per la pala è una gomma a mescola variabile, con una parte centrale più rigida per garantire una buona spinta e una finale più morbida per una maggiore flessibilità e confort durante l’uso.
La pala è stata progettata con una nuova geometria che ne aumenta la resa mantenendo, però, un design a coda di rondine, atto a migliorare la direzionalità; è dotata di longheroni che impediscono la fuoriuscita laterale dell’acqua. Tali accortezze, su pinne di dimensioni ridotte, permette di sfruttare il 100 per cento del suo potenziale.
Un occhio a parte lo rivolgiamo alla scarpetta, realizzata in gomma termoplastica brevettata e certificata da Cressi “Full Contact”, che garantisce una calzata molto precisa e morbida, proprio grazie alla sua costruzione in bi-materiale. Sono smontabili e autoregolanti a due componenti. Studiate per offrire comfort e morbidezza, ottimizzando la trasmissione.
La zona del collo del piede incorpora al centro una banda elastica di 2 centimetri di larghezza definita Self-Adjusting per un miglior adattamento alle forme del piede, mentre la pianta viene realizzata in un tecnopolimero più rigido per un maggiore controllo sulla pala. Pertanto, la calzata risulta semplice, comoda e confortevole.
Queste pinne, come le versioni precedenti, sono dotate di un angolo di inclinazione della pala studiato per ottimizzare la performance e per ridurre l’affaticamento muscolare. Tuttavia, la maggiore flessibilità del materiale e la riduzione del volume rispetto alle altre Gara, le rende più adatte alle pescate in poca acqua, durante sessioni dinamiche e rapide di caccia.
In mare!
Ho avuto modo di testare le Gara Turbo Flex nel corso di diverse uscite, sia in acque calme che in condizioni più turbolente. Il primo aspetto che emerge è la facilità con cui trasmettono la potenza dalla gamba alla pala pur essendo corte rispetto alla maggior parte di quelle in circolazione. Durante le prime falcate, si percepisce una buona risposta della pala, che si adatta perfettamente alla cadenza del nuotatore. La resistenza che si incontra è minima, e questo consente di ottenere una spinta consistente senza un eccessivo sforzo.
Nel confronto con il modello precedente, la flessibilità delle Gara Turbo Flex evidenzia un miglioramento evidente. La pala, pur mantenendo una certa rigidità al centro per garantire la potenza, si deforma in modo tale da permettere una maggiore adattabilità alle esigenze del pescatore. La differenza è più evidente nelle immersioni prolungate, quando le pinne riescono a mantenere una velocità costante senza avvertire segni di stanchezza; nonostante ciò, credo di poter confermare che il loro utilizzo si adatti meglio a sessioni e battute di pesca brevi.
Un aspetto che mi ha positivamente sorpreso è l’agilità nelle manovre più rapide, un aspetto cruciale per chi deve destreggiarsi in poca acqua tra le rocce. Quando si deve effettuare un cambio repentino di direzione oppure una forte accelerazione in brevi spazi (perdono un po’ nel lungo), le Gara Turbo Flex assicurano una risposta immediata e precisa. Questo è dovuto anche al design delle pale che, pur essendo larghe, non risultano mai ingombranti e permettono una rapida azione di “kick”.
Per quanto riguarda resistenza e durabilità, posso confermare che il materiale scelto da Cressi ha resistito perfettamente sia alla sabbia che alle rocce e non ha mostrato segni di usura evidenti dopo diversi test. In termini di comfort, la calzata è confortevole fin dalle prime uscite. La scarpetta ha dimostrato una buona tenuta, senza però creare punti di pressione che potessero compromettere la comodità nel tempo.
Dalle varie uscite svolte e dall’esperienza accumulati in molti anni di mare, ho capito che il miglior utilizzo per questo modello riguarda in particolar modo i primi metri di acqua. Già prima vista si può dedurre, anche dalla dimensione, che il loro impiego non si sarebbe potuto applicare a grandi profondità. Infatti, sia in acque mosse che in quelle più tranquille, ma a quote pur sempre ridotte (quindi entro i primi 5, 7 metri), manifestano tutto il loro (notevole) potenziale. Nelle uscite con mare calmo, mi hanno permesso di rimanere in acqua svariate ore senza sentire fatica e permettendomi di valutare alcuni aspetti fondamentali, come la rapidità e l’agilità, prerogative fondamentali soprattutto nelle zone con molte pietre ravvicinate. Altro punto a favore l’ho riscontrato nella capovolta e nella pinneggiata. Le Gara Turbo Flex, infatti, non spostando grandi masse di acqua, evitano anche la produzione di troppi schizzi e disturbi.
E pure nelle uscite con mare mosso, il loro utilizzo porta a molteplici vantaggi, uno dei quali è proprio il tipo di materiale con cui vengono costruite perché, a differenza dei modelli in carbonio, che sbattendo tra le pietre possono provocare un suono più netto, le Turbo Flex, realizzate in tecnopolimeri elastomerizzati, ovvero in un materiale gommoso, picchiando contro le rocce tra le onde e la risacca producono un rumore quasi impercettibili. Altro vantaggio l’ho ritrovato nella ridotta dimensione che, tra il moto ondoso, permette di avere reazioni rapide in brevi tempi, senza il rischio di urtare il terreno.
Un confronto con il passato
Le vecchie recensioni delle pinne Gara, risalenti a qualche anno fa, parlavano spesso di una resistenza eccellente e di una grande affidabilità, soprattutto per i subacquei più esperti. Tuttavia, alcune critiche riguardavano la rigidità eccessiva delle pale, che se da un lato assicuravano una propulsione potente, dall’altro rendevano le pinne meno adatte a chi cercava maggiore comfort e flessibilità nelle lunghe sessioni.
Con le nuove Gara Turbo Flex, Cressi ha risposto a queste osservazioni. Il miglioramento della flessibilità e la riduzione del peso hanno consentito un miglior compromesso tra performance e comfort. Inoltre, il design più moderno e il materiale aggiornato garantiscono un’azione decisamente più fluida e performante, senza inficiarne la potenza.
Conclusioni
Le Gara Turbo Flex rappresentano senza alcun dubbio un’evoluzione significativa rispetto alle vecchie versioni. Il miglioramento in termini di flessibilità, comfort e resistenza ne fanno una scelta ideale ad “ampio spettro”, cioè per chi comincia come per chi è già esperto. La combinazione di una buona spinta e di una risposta rapida nelle manovre, unita alla durabilità e alla facilità di utilizzo, le rende particolarmente adatte in un’ampia gamma di condizioni marine. Certo, non possiamo utilizzarle a quote profonde per il semplice fatto che non sono state progettate per questo, però fanno la differenza nel sottocosta.
Infine, nonostante l’evoluzione sia stata notevole, il prezzo è davvero interessante.