Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Dante Porta, deus ex machine di Eudi Show, per farci raccontare nel dettaglio le (tante) novità messe in cantiere per la prossima edizione
Anselmo Bozzoni
Parlaci delle 3 novità principali che interesseranno il pubblico?
«Abbiamo pensato a diverse iniziative (nuove o rinnovate) per il pubblico degli appassionati di apnea e di pesca. Anzitutto, aumentiamo gli spazi degli eventi. Al fianco dello storico Palco Maiorca, che ha un palinsesto di grande richiamo, ci sarà anche uno spazio eventi più piccolo, se vogliamo “intimo”, che raccoglierà gli interventi tecnici e di approfondimento su materiali, tecniche, sicurezza e così via. Poi, avremo un nuovo settore legato al mondo della nautica, che è in fase di concretizzazione e che raccoglierà produttori di imbarcazioni e accessori. Un’area shop specifica per apnea e pesca, nella quale gli appassionati potranno acquistare i prodotti delle aziende espositrici. E infine un rinnovato Apnea Village che già da oggi vede la conferma della presenza di 15 realtà ma che lo spazio temporale da qui al 2026 ci fa affermare che non saranno meno di 30 marchi e realtà presenti per la pesca ed apnea».
… e quelle dedicate invece alle aziende espositrici?
«Intanto, gli espositori avranno a disposizione l’area Apnea Village maggiormente identificata di quanto non sia stato sino a oggi. Inoltre, per artigiani e piccoli espositori è stata creata un’area “collettiva”, già allestita, nella quale potranno accedere con costi particolarmente ridotti. Oltre ad agevolazioni per tutti quelli che vorranno sottoscrivere un accordo di presenza biennale. Poi, spazi eventi gratuiti per tutte le realtà presenti, con la possibilità di essere inseriti in un unico calendario promosso a partire dal dicembre 2025. Infine, avremo spazi dedicati per eventuali incontri be to be, sempre a titolo gratuito».
Parliamo di prezzi per chi espone. Formule, facilitazioni…
«Come accennato, abbiamo creato una serie di pacchetti atti ad agevolare tutte le realtà che intendono partecipare. Per i piccoli un’area definita “collettiva” già allestita con spazi di mq ridotti e con costi di accesso davvero unici. Per le aziende abbiamo pensato a un’agevolazione economica per chi sottoscrive un accordo biennale. Ma non solo. Per tutte le aziende multiprodotto, che dunque hanno l’esigenza di essere presenti anche nella parte Ara, diamo la possibilità di avere spazi vetrina (con impatto economico praticamente lo zero) nell’area dell’Apnea Village. Per tutti ci sarà un pacchetto biglietti invito, pass, azione promozione pre fiera senza eguale e a titolo gratuito. Infine, per le aziende che ne hanno necessità, allestiremo uno spazio per incontri businnes riservato (un ufficio), su prenotazione e sempre a titolo gratuito».
Sei da sempre un fautore degli eventi collaterali. Cosa bolle in pentola: concorsi fotografici, video o altro?
«Gli eventi in generale e, in particolare, quelli di carattere interattivo, sono oramai da tempo l’essenza stessa di Eudi. Sono diversi anni che il pubblico degli appassionati sotto evento ci contatta per sapere non tanto chi è presente ma per conoscere il programma e, vale a dire, che cosa accade. Un cambio di paradigma che la dice lunga sulla motivazione di partecipazione. Le iniziative sono numerose. Da alcuni piccoli eventi sui social che partiranno a breve e che proseguiranno sino alla fiera, dove gli appassionati potranno partecipare e in palio metteremo dei biglietti d’ingresso per i vincitori. A breve lanceremo un concorso video dedicato alla pesca con il primo premio pari a un buono di 1.000 euro che il vincitore potrà spendere nello Shop Apnea durante l’evento. Naturalmente, restano a calendario i numerosi concorsi video e foto oramai storici di Eudi, nei quali esiste sempre la sezione dedicata all’apnea».
Da uno a dieci: quanto è importante avere uno spazio espositivo riservato all’apnea e alla pesca dove gli appassionati si possono riconoscere?
«E’ fondamentale perché mai come nel mondo della pesca e della apnea il sentimento di essere una comunity è così importante. Come tale, la comunity deve avere uno spazio fisico nel quale riconoscersi e poter trovare un’identità. Si tratta di creare uno spazio dove tutti possono davvero riconoscersi come parte integrante di questo mondo».
Descrivici a grandi linee come sarà la zona dedicata all’apnea e alla pesca?
«Per l’Apnea Village è stato individuato un settore del padiglione 30 di circa 1.700mq interamente dedicati. Si tratta di circa il 15 per cento dello spazio espositivo complessivo. All’ingresso dei corridoi dell’area dedicata, alcuni bolli a terra comunicheranno di essere entrati nell’Apnea Village. Gli stand preallestiti avranno la moquette di una colorazione dedicata. Lì saranno presenti tutte le realtà del settore (aziende, associazioni, media e via dicemdo), oltre agli spazi interattivi, come il palco Maiorca e lo spazio tecnico. Stiamo inoltre lavorando a un’area accoglienza (per raccogliere suggerimenti e dati dei visitatori) e, se sarà possibile, anche un’area bar relax».