Il Mondiale Aida 2025 giunge a conclusione, con atlete e atleti intenti a spingere i propri limiti nelle discipline di profondità. Di seguito la cronaca delle giornate di gara con le relative classifiche intermedie, seguita da un riepilogo finale delle graduatorie overall
Filippo Carletti
Costante senza attrezzi femminile
L’ucraina Kateryna Sadurska ha stigmatizzato la sua candidatura al titolo con un’immersione a 75 metri gestita con grande eleganza in uscita, L’oro è suo. Secondo posto per Zsofia Torocsik (Ungheria), con 72 metri, con un’uscita visibilmente provata ma corretta, mentre il bronzo è andato a Jade MacDonald-Razvi (USA), capace di salire sul podio grazie ai suoi 69 metri.
Costante senza attrezzi maschile
Alexey Molchanov ha annunciato 97 metri, ma fa early turn poco prima del piattello. Uscita sbagliata e cartellino rosso. Petar Klovar (Croazia) si è fermato poco prima dei 90 metri e ha completato un’uscita composta, che gli è valsa un cartellino giallo. Suo l’oro. Abdelatif Alouach (Francia) ha toccato gli 82 metri, ma ha perso il controllo in superficie, perdendo la validità del tuffo. Da segnalare il blackout del tedesco Michael Sadowicz a 30 metri in risalita, con relativo cartellino rosso. Prestazioni più controllate e valide quelle di Omar Al Ghailani (Oman, 76 metri), che gli vale l’argento e di Laurence Paik (75 metri) per il bronzo. Molto positiva la prova di Francesco Pirrone (Italia), al suo primo mondiale: 58 metri.
Costante bipinne femminile
Sadurska ha riconfermato la sua forza, affondando fino a 97 metri e aggiudicandosi l’oro.
L’argento è stato conquistato da Enchante Gallardo (USA), con 96 metri e il bronzo è andato a Zsofia Torocsik, che ha chiuso con 92 metri’.
Costante bipinne maschile
Molchanov ha dichiarato 126 metri, stabilendo il record del mondo e conquistando l’oro. Alouach ha vissuto momenti di tensione: un’uscita anticipata del protocollo gli è valsa in un primo momento un cartellino rosso, ma con un ricorso il tuffo è stato convalidato, garantendogli un posto sul podio. Klovar ha chiuso con 107 metri e medaglia di bronzo. Ottima anche la prova di Pirrone (Italia), con 77 metri.
Free Immersion femminile
Gallardo (USA) ha toccato i 102 metri, scendendo a braccia fino ai 52 metri prima di entrare in caduta, ma ha fallito il protocollo di superficie (testa ricaduta in acqua) e ha ricevuto un cartellino rosso. Sfortunata anche Sadurska, il cui lanyard si è impigliato al materassino: la discesa si è arrestata dopo appena 3 metri. La medaglia d’oro è andata a Torocsik, con un tuffo da 98 metri.
Sanda Delija si è fermata a 73 metri, probabilmente per problemi compensatori e Maria Bobela (Polonia) ha completato i 90 metri, ma il ritardo al segnale di OK le è costato un cartellino rosso. Argento per Lauren Matevish (USA), con 86 metri e bronzo per Fatima Korok (Ungheria) con 84.
Free Immersion maschile
Molchanov ha dichiarato 130 metri e li ha completati, ma ha incassato un cartellino giallo per il mancato tag (penalità). Klovar ha annunciato 128 metri, ma ha girato a 126, incassando 3 punti di penalità e un cartellino giallo. Al Ghailani e Abdelatif Alouach hanno entrambi raggiunto i 110 metri con tuffi ben gestiti. Così il podio: oro Molchanov, argento Klovar, bronzo ex-aequo Alouach e Al Ghailani.
Monopinna maschile
Molchanov è riuscito a spingere fino a 133 metri, girando a 132: tuffo valido, anche se con penalità. Alexander Vinogradov (RUS) ha centrato i 117 metri, seconda migliore profondità di giornata. Alouach ha deciso di gareggiare con le due pinne, raggiungendo i 109 metri (cartellino bianco). Il suo stesso risultato è stato raggiunto da Al Ghailani. Oro Molchanov, argento Vinogradov e bronzo Alouach e Al Ghailani.
Monopinna femminile
Gallardo conquista l’oro con 104 metri, davanti a Tatiana Zemskikh, con 97 e a Davidoff con 95 metri, esultando con un “oh yes!” all’uscita. A Torocsik bastano invece 90 metri per aggiudicarsi la classifica over all.
Il Mondiale si chiude con conferme e sorprese. Tra gli uomini, oro overall per Klovar, seguito dall’omanita Omar Al Ghailani e dal russo Molchanov, penalizzato dall’assenza di punti nel CNF. In campo femminile, il titolo va all’ungherese Torocsik, davanti alla sudafricana Davidoff e all’americana Lauren Matevish. Una rassegna equilibrata, che ha visto alternarsi prestazioni eccezionali e prove mancate, confermando la profondità come una sfida totale di tecnica, mente e controllo.