Un prodotto intelligente e ben fatto, l’evoluzione del piombo mobile per i tuffi fondi. Ha uno sgancio davvero funzionale e la si tiene con una sola mano assieme al fucile, lasciando l’altra libera per compensare
Jack Cubeddu
Quando apro il pacco di Saplast, si percepisce subito la cura con cui è stato pensato ogni dettaglio del prodotto spedito. L’azienda lombarda, con oltre 65 anni di esperienza nel settore degli accessori per la pesca, si è costruita una solida reputazione grazie ad articoli che combinano innovazione, resistenza e attenzione all’ambiente.
Ed è proprio in questa direzione che nasce la nuova maniglia a sgancio rapido Hannibal, progettata per migliorare l’esperienza nei tuffi in assetto variabile.
Appena estratta dalla confezione, Hannibal colpisce per la sua estetica, pulita e tecnica al tempo stesso: l’impugnatura bianca, in materiale composito caricato in fibra di vetro ad alta resistenza, ha una forma ergonomica, con incavi studiati per accogliere perfettamente la mano.
È chiaro sin dal primo contatto che la presa è pensata per essere salda, naturale e priva di tensioni muscolari, anche durante le discese più lunghe e impegnative.
Spostando lo sguardo verso la parte alta, notiamo subito uno degli elementi chiave: il meccanismo di sgancio rapido in acciaio inox Aisi 304, migliorato con l’introduzione di un perno bianco che facilita la presa per l’apertura dello stesso.
Robusto e ben integrato nella struttura, è montato su un asse che termina con una parte basculante. Questo dettaglio, che scopro impugnandola e “giocandoci”, si rivela già all’asciutto un vantaggio idrodinamico non da poco, perché riduce la resistenza all’acqua e facilita l’assetto del subacqueo, migliorando la posizione di discesa. A completamento dell’asse della maniglia, un foro ideato per collegare la sagola che ne permette il recupero della superficie.
Nella parte “inferiore” troviamo una fibbia in acciaio dive agganciare la cintura in cordura su cui vengono montati i piombi, ma non solo: grazie a un foro integrato, possiamo collegare il cavo per il recupero del peso direttamente dalla superficie.
Impugnando la Hannibal come se stessimo per iniziare la discesa, ci rendiamo conto dell’ennesima peculiarità: la conformazione permette di afferrarla anche con solo due dita e di poter tenere potenzialmente il fucile con la stessa mano, lasciando l’altra libera.
Un dettaglio che cambia radicalmente l’ergonomia del tuffo e rende più agevoli i movimenti di pesca ma, soprattutto, le compensazioni. Inoltre, Hannibal è perfettamente simmetrica e utilizzabile sia da destrorsi che da mancini.
L’intero sistema si completa con la scelta, ovviamente personale, dei piombi da utilizzare, rendendo la zavorra regolabile a seconda delle singole esigenze. Ciò consente, quindi, una personalizzazione totale dell’assetto, garantendo sempre il giusto equilibrio in acqua.
Hannibal viene venduta nel package in cui, oltre alla maniglia, è presente la cinta in cordura per ospitare i piombi a un prezzo di 50 €.
In mare
Siamo ormai a primavera inoltrata, l’acqua inizia a riscaldarsi e mantenendo le buoni abitudini di fine inverno diventa utile riprendere gradualmente quota, aumentando le batimetriche in sicurezza.
Ormai, la pesca in assetto variabile è diventata una “semi” consuetudine non solo per chi voglia esplorare gli abissi, nei limiti delle proprie capacità, ma anche per scendere a quote abitualmente raggiungibili a pinne ma con un più ampio margine di sicurezza, soprattutto nei casi in cui si debba lavorare magari un pesce arroccato, sparato per un errore di valutazione oppure per un complicarsi dell’azione.
Il mare oggi è quello giusto: acqua limpida, piatto e con una temperatura piacevole sia all’esterno sia sotto la superficie. Condizione ottimale per testare la nuova maniglia a sgancio rapido Hannibal by Saplast.
Prima di buttarmi ho preparato tutto con attenzione, configurando la zavorra in base alla muta (un completo da 7 millimetri) e alla profondità da affrontare.
Utilizzando la cinta in cordura ho inserito i piombi Anatomic da due chilogrammi nella parte bassa e da un chilogrammo sopra. Più in alto degli Anatomic, due piastrine da cintura per i piombi Eleny, così da rendere la pesata modulabile, aggiungendo e togliendo un chilo o un chilo e mezzo in funzione alla batimetrica.
Una volta scelta la configurazione, assicuro la cinta nella piattina in acciaio, effettuando una serpentina tra le sue feritoie. Un setup flessibile, facile da regolare anche all’ultimo momento, in base ai diversi fattori.
Arrivati sullo spot sono pronto a calarmi in acqua. Prima di farlo assicuro la maniglia alla sagola del verricello elettrico. La prassi imporrebbe di sfruttare il foro presente sulla maniglia stessa, essendo prodotto in materiale rinforzato. Ma per praticità e per un’ulteriore mia sicurezza “mentale”, ho deciso di cambiare foro di aggancio. Infatti, la pratica avviene in maniera rapida e semplice anche assicurando il moschettone con la sagola al foro di sezione semi-triangolare presente nella piattina basculante in acciaio. Zona che mi lascia più sicuro non solo nelle fasi di discesa, ma soprattutto nel recupero dell’abbondante pesata fissata quest’oggi in dodici chilogrammi complessivi.
Ora sono davvero pronto! Appena impugno Hannibal capisco che è un prodotto davvero ben studiato: ergonomia perfetta, materiali solidi e una presa naturale.
Gli incavi accolgono la mano come un guanto e il materiale composito rinforzato in fibra di vetro dà subito quella sensazione di solidità senza appesantire la struttura. La forma avvolgente ma senza particolari conformazioni permette una presa salda presa sia ai destri che ai mancini.
Dopo un’accurata ventilazione, quando mi sento pronto, attivo con un semplice movimento del pollice il perno che sblocca lo sgancio e libera la maniglia verso il blu. Il meccanismo, in inox, è preciso, scorrevole e affidabile.
Essendo hands-free potrei tenere fucile e impugnatura con le due mani, però voglio mettere alla prova il prodotto e mi impongo quindi di tenere entrambi con la mano destra, lasciando la sinistra libera come se dovessi compensare.
La prima discesa è già rivelatrice. La piattina basculante permette al fucile di restare in posizione verticale. L’assetto è stabile, il corpo scivola verso il fondo con fluidità e la maniglia segue il movimento e le deviazioni date con il minimo sforzo e senza creare resistenza.
Un dettaglio, certo, ma di quelli che in profondità fanno la differenza.
La combinazione tra maniglia, fibbia in cordura e piombi plastificati, risulta in acqua silenziosissima, permettendoci di arrivare sul fondo senza i classici rumori “ferrosi” riprodotti da articoli realizzati con materiali di recupero. Altro dettaglio che può risultare decisivo al fine di una cattura.
Nel susseguirsi dei tuffi rimango piacevolmente colpito dalla rapidità con la quale lo sgancio, morbido e sicuro nell’apertura, risulti semplice e funzionale nelle manovre di riaggancio al’occhiello di fissaggio sul gommone.
Insomma, dopo questi primi tuffi trovo difficoltà a trovare difetti o qualche limite di Hannibal. Certo, nulla è perfetto e di conseguenza, dopo un po’ di su e giù, mi viene in mente una miglioria: rendere la parte sagomata dell’impugnatura “porosa”, con rilievi abbondanti o con un qualche grip che aumenterebbe ulteriormente la presa anche quando non si usano i guanti.
In ogni caso, un prodotto davvero interessante. Hannibal, infatti, non è solo una maniglia, ma un vero e proprio up-grade da tenere in gommone a prescindere, pronto all’uso in caso di necessità e non solo di ricerca, per tutti quei pescasub di livello avanzato che vogliono mantenere una maggiore curva di sicurezza nei propri tuffi. Il tutto “condito” dalla proverbiale affidabilità di Saplast.
Impugnatura
Ergonomica, simmetrica e in fibra di vetro rinforzata. Offre una presa salda e naturale, utilizzabile sia da destri che da mancini.
Sistema di sgancio
In acciaio inox Aisi 304 fuso in un pezzo unico assieme all’impugnatura. Fluido e sicuro, si attiva facilmente con un solo dito grazie al perno bianco di facile presa. Sganci rapidi e riagganci immediati.
Foro di aggancio per la sagola
Presente sull’impugnatura, permette di agganciare il moschettone con la sagola per il recupero della zavorra dalla superficie.
Piattina basculante
In acciaio, è altamente idrodinamica grazie al perno su cui bascula. Punto di incontro tra impugnatura e cintura in cordura su cui vengono inseriti i piombi, permette di assumere una posizione naturale in discesa e di mantenere il fucile verticale. Funziona anche come punto di aggancio alternativo della sagola per il recupero.
Ai voti!
Ergonomia 9
Impugnatura comoda, naturale e priva di tensioni e condizionamento. Il grande vantaggio? Puoi tenere maniglia e fucile con una mano sola, lasciando l’altra libera per compensare. Utilizzabile sia da destri che da mancini.
Costruzione 9
Materiali resistenti e ben scelti: fibra di vetro per la maniglia, acciaio inox per il meccanismo. Il perno basculante e la fibbia inferiore aggiungono funzionalità e robustezza con tutta la solidità dell’acciaio. Semplice, robusta e funzionale.
Design 8,5
Look tecnico e pulito. Ogni dettaglio è pensato per migliorare il tuffo. Il design non è solo estetica: ottimizza l'idrodinamicità e rende tutto più semplice e sicuro.
Rapporto qualità/prezzo 8
A 50 €, offre materiali al top, accessori inclusi, come la cinta in cordura. Un prezzo giusto per un up-grade importante dell’equipaggiamento del sub esperto.