Una sottile lingua di mare che separa la Sicilia dal resto d’Italia, un posto particolarissimo, frequentato da specie assenti nelle acque limitrofe e spazzato da correnti impetuose causate dall’incontro tra il Tirreno e lo Ionio. Si prendono cernie, saraghi, cefali, spigole, ricciole, ma anche palamite, pesci San Pietro, carangidi, e talvolta incrociano pure tonni e la rarissima aguglia imperiale. I punti migliori per immergersi e come raggiungere la città di Messina