Un sistema, quello della zavorra mobile, che va approcciato con estrema cura e attenzione, con grande gradualità. Se si decide di usarlo, infatti, occorre provare prima in poca acqua e impratichirsi su movimenti e automatismi, e solo in seguito incrementare gradualmente i metri.
Ho pensato a lungo se scrivere questo articolo o meno, ma alla fine ho ritenuto giusto farlo. Credo infatti che sia preferibile conoscere determinati argomenti e trattarli in maniera opportuna, piuttosto che sapere che esistono ma considerarli come una sorta di tabù. Insomma! Se le streghe ci sono, preferisco vederle in faccia…

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