Rappresenta l’evoluzione del Deeper ed è stato migliorato in alcuni aspetti. La batteria dura ancor di più (è praticamente “eterna”) e il sensore di profondità aggiorna la rilevazione ogni 0.5 ms. Bella la confezione in cui viene venduto
di Emanuele Zara
Freedive è il nuovo computer della Salvimar. Abitualmente uso il Deeper e nonostante lo impieghi da circa due anni non ho ancora dovuto sostituire la batteria; mi trovo benissimo oltre che per questa peculiarità anche per la facilità, la semplicità e la spontaneità d'utilizzo.
Il Freedive replica le stesse funzioni operative dell’altro modello, ma sono state migliorate la veste estetica e il sensore di profondità. Il progetto è "design e technical concept" in Salvimar, mentre la realizzazione è made in China.
Appena ricevuto il pacco ho estratto la scatola che contiene lo strumento. Mi ha incuriosito l'aspetto: un box di cartone con l’esterno color argento e la grafica a nido d'ape, molto "tecnica". La Salvimar stupisce sempre per il design dei suoi prodotti! Aperto lo scatolotto ho trovato il Freedive allacciato a un ellissoide di gommapiuma che, a sua volta, è incastonato in un parallelepipedo dello stesso materiale espanso. L'etichetta nella parte inferiore indica che le istruzioni sono reperibili sul sito, area download (per ora in lingua inglese).
Il Freedive colpisce per l’estetica elegante e per alcuni dettagli, come la corona in acciaio inox lucidata. La cassa, i pulsanti di comando e il cinturino ergonomico sono in materiale plastico di colore nero, mentre spiccano i dettagli in inox, come la corona a protezione del quadrante, il fondello con le 4 viti perimetrali che lo bloccano, la fibbia di chiusura.
Tra le novità, abbiamo il nuovo sensore profondimetro, con un nuovo firmware, ma le funzioni basilari sono le stesse del Deeper. E per apprendere le principali operazioni bastano pochi minuti; è davvero facile da usare. Tenere presente che lo strumento non parte in automatico, quindi settando la funzione Dive e superati gli 1.20 metri di profondità, i parametri della discesa vengono registrati come la profondità massima, la temperatura acqua, la durata dell'immersione. Il nuovo sensore è in grado di aggiornare la rilevazione ogni 0.5 ms e di consumare pochissima energia.
In superficie, mostra il tempo di sosta in superficie scandendo secondi e minuti. Il Freedive racchiude (al pari del Deeper) una funzione utilissima (e non sempre presente), vale a dire la consultazione dell'orario premendo sul lato superiore destro il comando Start/Split +. Naturalmente, oltre all'ora si possono consultare i principali valori relativi alla discesa effettuata.
La batteria a bottone (CR 2032) garantisce molti mesi di impiego continuativo e quando sta per esaurirsi appare l'icona sul quadrante che mostra il livello.
Durante il test ho indossato il computer sopra la manica della muta Kryspis 101 da 5.5 millimetri; la lunghezza del cinturino è stata regolata facilmente. Temperatura dell'acqua rivelata in superficie dallo strumento a inizio ottobre: 24.5 gradi.
Il software del Freedive è quasi identico al Deeper, però questo nuovo modello mi ha colpito per la veste estetica meno appariscente, non colorata e per la corona in acciaio che sovrasta di pochissimo le schermo in policarbonato, soluzione che nell'uso pratico si è dimostrata preziosa per evitare graffi e righe. Ho fatto sapere alla casa ligure che uso il Deeper da quasi da due anni e non è ancora apparsa l’indicazione di batteria scarica. Mi è stato risposto che il Freedive consuma ancora meno energia grazie al nuovo e più preciso sensore di profondità e a un firmware aggiornato e ottimizzato!
Lo definirei uno strumento user-friendly, semplicissimo da capire, da comandare, da impiegare. E' sufficiente "giocarci" per qualche minuto per capire come funziona. Il cinturino è abbastanza lungo e una volta inserito il perno della fibbia nel foro, è consigliabile fermare il lembo libero dentro il passante, per sicurezza.
La visibilità dello schermo è buona: i caratteri sono visibili anche da una certa distanza e con luce non intensa. Ricordo che il Freedive deve essere "attivato" direttamente dall'utente prima di iniziare il tuffo. Se non si passa alla modalità Dive premendo una volta il comando posto in basso a sinistra, il tasto "B", Mode, il computer non si attiva in modalità Dive Mode e resta con ora e datario segnati a display anche se si è appoggiati sul fondo. Serve per allungare l’autonomia della batteria.
Una volta tornati a galla, in automatico passa a visualizzare il tempo di recupero. Il dato è importante ed è bene sapere che prima di immergersi di nuovo occorre attendere un lasso di tempo congruo. Ad esempio, chi pesca molto profondo osserva un Time Surface anche di cinque volte superiore al tempo di apnea totale: il Freediver, quindi, è in grado di farvi programmare la sequenza dei tuffi in sicurezza.
Uno degli aspetti che mi intrigato maggiormente sul Deeper e che ritrovo sul Freedive, è la possibilità di richiamare l'orario e la rilevazione della temperatura dell'acqua: una funzione utile per parametrare l'eventuale differente gradiente termico del termoclino.
I top
La semplicità d'impiego. La lettura dei dati è chiara e ci sono tutti quelli che servono al prescatore
I flop
Lo schermo a protezione del display è in policarbonato. E’ vero che la corona in inox lucidata lo protegge dagli urti, però non sempre evita possibili rigature
Diamo i numeri
Ergonomia Il Freedive è compatto, leggero, dotato di un cinturino ergonomico. I 4 pulsanti si manovrano con facilità e la lettura del quadrante è buona 9
Livello di costruzione Certamente buono. La cassa è stampata in polimero caricato vetro, il fondello è in acciaio marino, il quadrante in materiale plastico protetto dalla corona perimetrale inox, lucidata a specchio 8.5
Facilità d’uso E’ uno strumento spontaneo, con il quale si entra subito in sintonia. Basta dedicarsi una decina di minuti per scoprire le varie funzioni 9.5
Funzioni C’è tutto quello che serve 8
Autonomia Consuma pochissimo e la durata della batteria è eccezionale 9
Rapporto qualità/prezzo Di listino viene 139 €, ma nei negozi specializzati lo si trova sotto i 100. Eccellente. 9.5
Scheda tecnica
Materiali: elastomero ad alta resistenza per cinturino, nylon caricato vetro 30% per cassa e pulsanti di comando; corona, fondello, fibbia cinturino in acciaio inox 316; policarbonato per copertura quadrante
Dimensioni: cassa, diametro 38 mm; altezza 15.5 mm
Peso: 63gr
Garanzia: 100 mt di profondità; due anni dalla data di acquisto
Alto il livello delle finiture
L'estetica del quadrante viene ripresa dal particolare box in cartone argenteo e a nido d'ape che contiene lo strumento: l'anello in inox lucidato a specchio che scontorna e tutela l'integrità del display in policarbonato, offre un piacevole contrasto con il nero opaco della cassa. Traspare una sensazione di eleganza poco appariscente. Persino i 4 comandi laterali restano poco visibili. Un po’ meno "integrato" visivamente, invece, il nuovo sensore di profondità, che si nota sul lato destro. Inferiormente, la cassa è sigillata da un fondello in inox e da quattro micro viti, sempre inossidabili, agli angoli. Il cinturino pare originare direttamente dalla cassa tanto l'accostamento è perfetto, ma osservandolo da vicino si scorgono le fini spine in inox che costituiscono il fermo dei due elementi.
L'ergonomia
E’ leggero (solo 63 grammi) e lo si tiene sopra la muta senza che crei il benchè minimo impiccio. Il display mostra caratteri sufficientemente contrastati, di buone dimensioni: la consultazione dei dati è facile e immediata. I 4 pulsanti si azionano bene anche con i guanti pesanti.