Ed eccoci qua a raccontarvi le nostre avventure! Prima di tutto ci presentiamo: siamo Camilla e Michele, abbiamo un canale TikTok nel quale parliamo delle nostre comuni passioni per l'apnea, la subacquea e soprattutto... la vita sottomarina! In questo articolo vi accompagniamo lungo i fondali della Penisola Sorrentina
Camilla e Michele
Il nostro viaggio in costiera Amalfitana e penisola Sorrentina inizia con un economico volo per Napoli dall’aeroporto di Orio al Serio, comodo per noi che viviamo al Lago di Iseo. Da considerare come extra costo l’acquisto obbligatorio dei bagagli da stiva (almeno 20 chili) che, per noi pescatori e apneisti, è indispensabile per trasportare le attrezzature.
Per riporre in maniera sicura pinne, fucili e zavorre abbiamo utilizzato uno speciale contenitore estensibile e dotato di rotelle, chiamato Sportube, che viene imbarcato comodamente nei bagagli fuori misura: in alternativa, è possibile imballare bene tutto in uno scatolone.
Data l’altissima affluenza negli aeroporti nel mese di agosto, è consigliabile il fast track per evitare di perdere l’aereo o, comunque, per evitare di doversi presentare 4 ore prima del decollo.
Atterriamo a Napoli con un discreto ritardo e prendiamo un taxi che ci accompagnerà alla stazione di Porta Garibaldi. Da qui partono treni diretti a Sorrento, con una buona frequenza: consigliamo di controllare con anticipo gli orari perché potrebbero esserci delle fasce orarie non servite.
Dato che il nostro B&B si trova a Massa Lubrense, di fronte a Capri, abbiamo avuto la necessità di un secondo transfer dalla stazione di Sorrento (gentilmente concesso dalla struttura): esistono autobus che vanno un po’ ovunque, ma visto il caldo torrido e i bagagli ingombranti sconsigliamo vivamente di avventurarsi.
Abbiamo soggiornato a Massa Lubrense, alla Maison de la Ville, all’interno dell’Area marina protetta di Punta Campanella, di fronte allo scoglio Vervece. Ci siamo avvicinati al mare, ma i 3 metri d'onda non ci hanno permesso di combinare granchè. Ne abbiamo approfittato per testare le nuove pinne in carbonio della linea Aurea, di C4, usandole controcorrente e possiamo dirvi che sono super efficaci nonostante il mare mosso.
Nel percorso pedonale che va dalla spiaggia di San Montano (ciottoli e piattaforme di cemento) ci sono alcuni baretti dove mangiare cose veloci con una vista meravigliosa sul tramonto. Abbiamo cenato al ristorante il Cantuccio, sempre a Massa Lubrense, con vista su Capri: favoloso! Non avendo alcuna possibilità di spostamento con i nostri mezzi, il ristorante offre un servizio navetta gratuito e ne abbiamo subito approfittato
Il secondo giorno, visto che le condizioni marine non accennavano a migliorare, abbiamo deciso di noleggiare un motorino, che ci viene consegnato direttamente davanti al nostro alloggio. Scegliamo come meta la spiaggia di Tordigliano (Vico Equense), raggiungibile lasciando lo scooter a lato della strada e incamminandosi lungo un sentiero tortuoso, consigliabile se dotati di scarpe da trekking.
Le spiagge sono due, ma quella più suggestiva si trova sulla destra, dietro a una punta che la nasconde. Benché fosse un punto ridossato, il mare non ci ha dato tregua, anche se scendendo sui 15/20 metri la visibilitè migliorava e i fondali ci hanno permesso di scattare qualche foto.
Finita l’escursione, abbiamo ripreso la moto e siamo stati a Positano, suggestiva, molto affollata dai turisti e siamo rientrati.
Il terzo giorno il mare sembra migliorato, decidiamo quindi di immergerci partendo dalla spiaggia davanti al B&B sperando, visto il fondale roccioso, di vedere qualche cosa di interessante. Nonostante l’acqua fosse cristallina, non abbiamo incontrato nulla di particolare, ma ne è valsa la pena per il contesto piacevole di questa zona.
Nel pomeriggio, in sella allo scooter, visitiamo Amalfi: purtroppo è difficile immergersi senza barca in quanto tutte le spiagge sono private. Da visitare il bellissimo duomo e, sulla strada del ritorno, il piccolo fiordo di Furore. Per vedere quest’ultimo è necessario essere in moto e parcheggiare lato strada.
Finalmente il quarto giorno il mare si è calmato e andiamo in quello che per noi è uno dei posti del cuore, Capri. Ci siamo già stati e ce ne siamo innamorati, ma non ci siamo mai immersi. Abbiamo noleggiato un gommone a Marina della Lobra arrivando in scooter con tutta la nostra attrezzatura.
Partenza ore 9, sbarchiamo a Capri in una ventina di minuti nonostante il mare molto mosso per via del traffico nautico. Decidiamo di tentare qualche tuffo nelle calette più ridossate facendo molta attenzione alle imbarcazioni di passaggio, anche a pochi metri dalla boa.
I fondali sono mozzafiato, però si nota subito che sono abbastanza spopolati, almeno sopra i 20 metri. Passato l'entusiasmo del momento, abbiamo iniziato a guardarci attorno e ci siamo resi conto della quantità di rifiuti di ogni genere che galleggiano praticamente ovunque. Vediamo solo una cernia di discrete dimensioni, a una ventina di metri di profondità.
Siamo stati alla Grotta Verde e fatto qualche video: qui l’atmosfera è magica, nonostante le continue richieste di aiuto da parte delle imbarcazioni con le ancore incastrate e la quantità di rifiuti in acqua.
Rientrati a Massa Lubrense, cena a sorpresa alla Torre del Saracino (Vico Equense) dello chef Gennaro Esposito. Ragazzi, che dire: siamo estasiati dai piatti e dalla bellissima vista sul Vesuvio.
Quinto giorno. Risaliamo sul gommone a Massa Lubrense, (vi ricordiamo che le tariffe sono sui 250€ al giorno) e torniamo a Capri per un nuovo tentativo di andare a pescare. Purtroppo niente di fatto, la quantità di barche presente non consente ad agosto di immergersi in tranquillità e sicurezza. Questo non toglie il fascino dell'isola.
Decidiamo di dirigerci verso Positano e risalire tutta la costa con il gommone. Rientrati a Massa Lubrense ci ha accolto un meraviglioso tramonto dalla nostra stanza. Lo scoglio Vervece si trova in una zona interdetta dove, al di sotto, c’è la madonnina dei sub, famosa per la messa che viene fatta nel periodo di dicembre.
Giunti alla fine del viaggio, le nostre riflessioni finali. Paesaggi e fondali mozzafiato vengono a volte rovinati dall’inciviltà delle persone, grandi imbarcazioni comprese, che scaricano in acqua molta immondizia; vorremmo lanciare un appello a Mare Pulito per prendere coscienza della situazione.
I noleggiatori dovrebbero dare un minimo di avvertimento a chi affitta barche e gommoni sensibilizzando l’attenzione alle boe dei subacquei, che non vengono minimamente prese in considerazione. Se potete vi suggeriamo di visitare queste zone in periodi di bassissima stagione (maggio o da metà settembre in poi) per evitare di rimanere delusi dalle criticità del posto in agosto.