Tenutasi a Dubai dal 30 novembre al 12 dicembre scorsi, ha rappresentato il 28esimo incontro annuale delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico e ha riunito i leader mondiali per discutere e promuovere azioni concrete per la salvaguardia dell’ambiente
Djimmy Carpanzano
Questa edizione ha segnato un passo fondamentale nella lotta ai cambiamenti climatici, sottolineando la necessità di ridurre le emissioni di gas serra, di rafforzare gli investimenti in energie rinnovabili e di supportare finanziariamente i Paesi in via di sviluppo. Si è inoltre discusso di agricoltura sostenibile, protezione degli ecosistemi marini e montani e dell'importanza del coinvolgimento delle comunità indigene nella tutela della biodiversità. La conferenza ha riaffermato l'urgenza di attuare azioni concrete contro il riscaldamento globale, sottolineando il ruolo fondamentale svolto dalla natura.
Durante la COP 28 i temi riguardanti gli oceani hanno ricevuto un'attenzione particolare, con discussioni incentrate sull’importanza della salute degli oceani come fattore cruciale nella lotta ai cambiamenti climatici. Nello specifico, è stata ribadita l’importanza del ruolo che gli oceani svolgono nell’assorbimento del carbonio e nel mantenimento dell'equilibrio climatico. La protezione della biodiversità marina è stata riconosciuta come essenziale per un ambiente sano e resiliente, pertanto sono stati oggetto di discussione anche la lotta contro la pesca illegale e la necessità di ridurre l'inquinamento da plastica nei mari, con proposte pratiche e sostenibili.
Siamo dunque fiduciosi che questa occasione possa rappresentare un concreto punto di svolta, in cui la coscienza collettiva globale si mobiliti per intraprendere azioni efficaci e decisive per la tutela dei nostri preziosi oceani e dell'intero pianeta.