Abbiamo testato e assistito alla realizzazione dell’ultimo modello di muta dell’azienda, che viene proposto nella versione “su misura” in collaborazione con Abyssub
Jack Cubeddu
Era il 2021 quando per primi vi abbiamo parlato della nuova muta Carbon Skin di C4. Un capo rivoluzionario, non solo nell’estetica, ma anche e soprattutto nella particolarità dei materiali scelti: morbidi, resistenti e duraturi. In quel test raccontammo di una vestibilità quasi sartoriale e quasi come una premonizione eccoci nel 2023 con una novità che tocca proprio quel settore.
Infatti, con la collaborazione tra C4 Carbon e l’azienda produttrice di mute Abyssub, nasce una nuova versione della Carbon Skin, rivisitata in chiave su misura.
Essendo a pochi passi dal laboratorio di Abyssub, ho voluto in prima persona assistere alla nascita della Carbon Skin che andrò a testare, così da poter conoscere e raccontarvi ogni singolo passaggio nelle fasi di realizzazione.
La produzione
Come tutte le mute su misura, il lavoro parte, appunto, dalle misure prese al cliente, registrando con metro da sarto e riportando su foglio i valori dei diversi punti del corpo, dalla testa fino alle caviglie.
Nel passaggio successivo la prima grossa novità. Infatti, rispetto alle lavorazioni artigianali classiche, ogni muta Carbon Skin viene disegnata interamente con un programma Cad di ultima generazione. Risultato: una precisione millimetrica in ogni singola parte.
Le dime che si ottengono dal programma vengono successivamente stampate per consentire poi di poter tracciare sui fogli di neoprene Carbon le forme che comporranno le varie parti di giacca e pantalone.
E’ il momento di forbici e di una particolare taglierina con lama circolare, che come rasoi permettono di effettuare un taglio pulito sulle tracce precedentemente segnate con il gesso sul materiale.
Un processo minuzioso che crea decine di parti dalla strana forma, ai miei occhi senza alcun senso logico, ma che Cristian, il titolare, essendo un esperto mutaio, saprà pazientemente assemblare realizzando il capo.
Prima del fatidico incollaggio si passa alla stampa dei loghi. In questo caso Abyssub adotta un processo simil serigrafico, in cui si marchia fronte e retro giacca, la base, il fronte cappuccio e la coscia del pantalone.
Finalmente eccoci all’incollaggio! Ultima fase e sicuramente la più particolare perché vede la nascita “concreta” della nuova Carbon Skin.
Ogni pezza di materiale viene presa singolarmente e con un pennello accarezzata da un filo di colla. Dopo un piccolo momento di stallo, monitorato al secondo, si uniscono le parti e con una pressione dei polpastrelli accoppiate tra loro.
Ed ecco che la muta inizia a prender forma! Sembra finito il processo di creazione, ma Abyssub tira fuori un asso dalla manica. Con una pinza pneumatica, che produce una pressione regolata, Cristian ripassa ogni singolo incollaggio, così da esercitare la stessa pressione su tutte le giunture presenti su giacca e pantalone. Un passaggio che conferisce al completo un’ulteriore garanzia di resistenza in un punto fragile come le saldature.
Con la conclusione di quest’ultimo processo la muta è pronta. La nuova Carbon Skin su misura viene proposta in due modelli. Quello Basic, confezionato interamente in materiale Carbon skin, chiusura della coda di castoro in velcro, base della giacca in foderato/spaccato e sottogamba (ad altezza cavallo) in una fodera speciale da lavoro, antitaglio.
Come unico accessorio, il becco d’anatra, con la possibilità d’aggiunta del rinforzo sternale interno.
Più particolare Il secondo modello, denominato PRO. Viene proposto con uno sternale foderato che dalla base della giacca si alza sino allo sterno, con applicato sopra una parte in Melco termosaldato per facilitare il caricamento dei fucili. Anche su gomiti e ginocchia troviamo le medesime parti in spaccato foderato, per una maggiore tranquillità d’utilizzo, mentre sul cavallo c’è il foderato antitaglio, come nell’altro modello. Due gli spessori: il 5,5 millimetri e il 7,5 millimetri.
Per quanto riguarda l’ordine del prodotto può essere fatto in piena autonomia e in maniera semplice e veloce. Basta andare sul sito www.mutasumisura.it, dove, oltre a trovare tutte le info dettagliate sul prodotto, è presente un’area misure e acquisto. Lì, un video ci aiuterà passo passo a prendere le misure e riportarle nel foglio presente, da scaricare e compilare.
La nuova Carbon Skin su misura risulta un’eccellenza di cui la nota dolente riguarda il costo. Se nella prima versione il prezzo era già importante, non aspettiamoci novità sul fronte economico in questa versione 2.0 . Altresì, c’è da considerare quanto il materiale, già straordinario nelle performance nella sua prima versione, abbia mantenuto tali standard, ma trova oggi l’eccellenza del su misura Made in Italy, andando ulteriormente ad accontentare anche i pescasub o gli apneisti più esigenti.
Prendendo come modello d’esempio la 5,5 millimetri nel modello base, il prodotto che abbiamo testato, il prezzo è di 354 € per la giacca e di 282 € per il pantalone.
Prime impressioni e prova in mare
Avendo seguito l’intero processo di creazione, non ci resta ora che portare questo piccolo capolavoro in acqua. A un veloce controllo a secco il materiale ha mantenuto quella morbidezza ed elasticità già apprezzata nella primissima versione.
La patina poliuretanica esterna del materiale regala come sempre quella finitura “Carbon look”, molto piacevole e accattivante. Soffermandoci sul design, notiamo la preformatura sugli arti, essenziale ma fondamentale per facilitare i movimenti in acqua, con i bordini di polsi, caviglie e cappuccio ben rifiniti e realizzati in morbidissimo neoprene liscio, per una maggiore tenuta sulla pelle e per evitare possibili infiltrazioni.
I marchi C4 Carbon impressi in bianco, posti su petto, schiena e quadricipite sinistro, con la particolarità sulla giacca delle info “Customyzed”, “Carbon Skin” e “Made in Abyssub”, firma a sigillo della qualità Made in Italy del prodotto.
Siamo pronti, è il momento di vestirla! Nello scorso test avevo stressato il materiale a dovere, mettendolo alla prova sin dalla vestizione, avvenuta senza l’ausilio di alcun sapone o soluzione. Potevo esimermi dal farlo in questa nuova versione? Certamente no!
Forte delle cuciture doppiamente controllare vesto il pantalone con la sola acqua calda, strattonando il materiale più di quanto si potrebbe fare con un comune liscio/spaccato.
Posizionato per bene, passo alla giacca; qui mi accorgo di un ulteriore particolare. Nell’infilare il braccio nella manica, passando la mano ad altezza ascella, mi accorgo che Abyssub ha installato dei piccoli cerchietti neoprenici interni. Questi particolari, mi spiegherà successivamente Cristian, servono a migliorare la vita del prodotto e vengono applicati negli incroci critici del materiale, cioè nei punti di maggiore stress, come sotto l’ascella, oppure all’interno coscia o sotto ginocchio.
Indossata anche la giacca, possiamo sbilanciarci in un primo feedback a secco. Questa nuova versione non ha perso di un centimetro la vestibilità del materiale, che avevamo apprezzato qualche anno fa, ma grazie al su misura guadagna enormemente in termini di aderenza e facilità di movimento. Lungo tutto il corpo non risultano eccessi di materiale, né punti opprimenti che condizionino parti del corpo, tutto a vantaggio di una piacevole sensazione di comfort.
Siamo pronti, è il momento di entrare in acqua! Dall’esperienza precedente ho preventivamente inserito in cintura un ulteriore chilogrammo. Questo perché il materiale e la sua pellicola poliuretanica tendono a rendere la muta un pelo più idrorepellente rispetto a un liscio classico, ciò va a vantaggio di una maggiore resistenza allo schiacciamento e a una migliore tenuta termica in acqua.
La conferma arriva già dai primissimi tuffi. Nonostante si tratti di una 5,5 millimetri, l’acqua a 17 gradi non mi disturba minimamente. Con l’aumentare della quota operativa e con uno schiacciamento maggiore, la nuova Carbon Skin mantiene uno spessore tale da permettere un’ottima coibentazione e un’uniformità di velocità nel tuffo. Anche i movimenti risultano fluidi e per nulla condizionati. La morbidezza del materiale, in aggiunta alle preformature su braccia e gambe, ci renderanno la vita più facile.
Dopo una serie di tuffi su batimetriche medio/fonde e la quasi totale assenza di pesce, decido di ripiegare nel bassofondo estremo. Indossato lo schienalino, sono prossimo a buttarmi nella risacca.
Altro vantaggio non di poco conto è la tranquillità con cui ci possiamo permettere di raschiare tra le rocce con meno pensieri e “sensi di colpa”.
La pellicola poliuretanica, cuore pulsante di questo prodotto, mostrerà l’ulteriore vantaggio di poter eseguire una pesca a “strusciapanza” con la noncuranza di una comune foderata.
Nonostante i continui fronti di corrente e il susseguirsi delle azioni tra le onde, i bordini svolgono un ottimo lavoro, mantendo salda la chiusura su tutti i fronti.
Però, si sa che il mare è imprevedibile e ciò accade soprattutto in autunno. Inizialmente calmo, inizia infatti a ingrossarsi, costringendomi a un rientro anticipato. Decido così di raggiungere il gommone per prendere la via del porto.
L’idrorepellenza del materiale permette un’asciugatura rapida, permettendomi in navigazione di non patire freddo. Altro fattore eccezionale è dato dalla sua resistenza ai raggi UV, garantendo una lunga vita del materiale.
Arrivato in porto, tra una chiacchiera e l’altra con il barcaiolo è tempo di considerazioni. Indubbiamente siamo al cospetto di un prodotto eccellente, che trova nella tecnologia C4 l’accuratezza nella lavorazione sartoriale di Abyssub.
Morbida e comfortevole, con un design studiato per risultare precisa e comoda, senza alcuno stress o vincolo sui movimenti. E’ resistente non solo alle abrasioni, ma anche allo schiacciamento dovuto alla pressione.
Ed è duratura grazie alla pellicola esterna che non solo conferisce alla Carbon Skin diversi vantaggi tangibili, ma anche una protezione maggiore dagli agenti esterni, allungandone la vita.
Il prezzo non è sicuramente dei più accessibili, ma se facessimo un rapporto tra il costo e la vita media che questo prodotto si pone di avere, vediamo che il costo è ampiamente giustificato.
Materiale
Si tratta di un liscio/spaccato con una particolare pellicola poliuretanica esterna che rende la muta morbida ma allo stesso tempo robusta, il tutto con effetto simil carbonio molto accattivante
Bordini
Rifiniti in neoprene liscio su polsi, caviglie e cappuccio. Ottima tenuta senza alcuna costrizione
Ai voti!
Mimetismo 9
Indubbiamente tra i più interessanti e particolari sul mercato. Nessun colore sgargiante, ma la semplicità e bellezza del “Carbon look”
Taglio 9,5
Sartoriale! Lo avevamo desiderato nel primo test e possiamo goderne oggi.
Una precisione millimetrica delle parti che ci permetterà di sentirla disegnata su di noi.
Livello delle finiture 10
Nessun particolare lasciato al caso. Dai bordini alle scritte, passando per i bollini interni di rinforzo. Un capo costruito a mano con la precisione di un maestro del settore.
Robustezza 9
Un materiale di partenza tra i più resistenti al mondo, che incontra la robustezza di una doppia saldatura negli incollaggi, prima a mano e poi con una pinza pneumatica che assicura un lavoro sicuro e uniforme su tutta la muta
Comfort 10
Parliamo di un su misura, difficile a oggi trovare di meglio. Una muta che nasce dalle misure del cliente, creando al Cad le dime che permetteranno di tagliare un capo davvero perfetto.
Rapporto qualità/prezzo 7
Le eccellenze costano, si sa. E questa muta non fa eccezione