Senza alcuna programmazione e pretesa, nella settimana centrale di agosto decidiamo di preparare l’attrezzatura e partire alla volta dell’isola d’Elba a bordo del nostro camper
Dal nostro amato Lago di Iseo mettiamo la prua in direzione Piombino, da dove partono i traghetti per l’Elba a ogni ora e per tutto l’anno, quindi non c’è bisogno di particolari programmazioni. Se viaggiate in auto potete acquistare direttamente il biglietto in loco.
Per garantirci un posto con il camper, abbiamo prenotato online la sera prima un traghetto a un orario comodo, tenendo presente le 5 ore di viaggio per raggiungere l’imbarco. Arrivati a Portoferraio, subito alla ricerca di uno spot comodo per una micro immersione.
Il movimento in acqua non era male, per lo più orate e cefali. Desiderosi di un buon piatto di spaghetti, in serata abbiamo mangiato sul porto a Portoferraio in un ristorante davvero buono. Sfruttando i consigli di alcuni utenti su Park4night, decidiamo di dormire fronte mare in località Magazzini (Portoferraio) in un parcheggio gratuito e tranquillo.
Giorno 2
Speranzosi di poter andare in acqua allo scoglietto di Portoferraio (unica zona di tutela ittica dell’isola), tramite i Sommozzatori Bresciani abbiamo contattato il Diving center del Camping Rosselba le Palme. Essendoci accodati a un gruppo già formato, l’immersione era stata programmata per lo Scoglio della Nave (Enfola). Bellissima esperienza guidati da Babette: vediamo diverse cernie, corvine, murene, scorfani e nudibranchi.
Terminato il tuffo, ci dirigiamo verso Pomonte per provare a visitare al tramonto il relitto del mercantile Eliott. Il relitto è appoggiato su un fondale di posidonia e sassi a 15 metri circa ed è raggiungibile nuotando per 200 metri partendo dalla spiaggia di ciottoli, accanto allo scoglio dell’Ogliera. Lo scenario è degno di un film e merita sicuramente una visita. Per i più esperti è possibile entrare da un grosso foro nella chiglia della nave e uscire da un’altra apertura, potendo osservare l’interno ben conservato.
Rimaniamo a dormire a Pomonte in uno splendido parcheggio gratuito con vista su un tramonto infuocato e la Corsica.
Giorno 3
Essendo Ferragosto, puntiamo la sveglia molto presto e decidiamo di dirigerci alla volta di Capo Sant’Andrea (Marciana Marina) per tentare una pescata. In questa zona è possibile trovare un comodo parcheggio a 200 metri dal mare, ma è bene arrivarci entro le 11.30 per non rischiare di non trovare posto.
La località è famosa per delle piscine naturali scavate nella scogliera di granito da dove è possibile immergersi con facilità. Appena messa la testa in acqua ci si trova al cospetto di franate che arrivano fino ai 30 metri, su un misto di posidonia, granito e sabbia, il luogo prediletto da corvine e cernie.
Benché il posto sia meraviglioso e l’acqua cristallina, una forte corrente sulla punta rende veramente complicato effettuare tuffi oltre i 20 metri senza l’appoggio di una barca. Per cui decidiamo di superare la punta e ridossarci, continuando a pinneggiare verso le Formiche della Zanca, senza però vedere nulla di interessante.
In serata ci dirigiamo verso Lacona, città natale del grande Renzo Mazzarri, dove decidiamo di rimanere di base due giorni nell’area di sosta Parco delle Dune (comoda per carico/scarico acqua e corrente).
Giorno 4
Noleggiamo un gommone a Porto Azzurro da Spazio Mare (ce ne sono di varie dimensioni e con motori di tutte le potenze) e ci dirigiamo verso lo scoglio d’Ortano e Punta della Cannelle; un fondale molto bello dove fanno capolino alcune cernie e saraghi di buone dimensioni, sempre oltre i 20 metri di profondità. Anche qui l’immersione non è semplice, sia per la corrente molto forte sia per il continuo passaggio di imbarcazioni.
Decidiamo di spostarci in una zona più riparata dalla corrente e dalle barche, Punta Calamita, dove una franata arriva sino ai 22 metri e muore sul fango.
All’esterno è possibile ammirare un paesaggio apocalittico, caratterizzato dai resti delle miniere di estrazione di magnetite.
Data la giornata poco fruttuosa, nel pomeriggio decidiamo di visitare il relitto di un aereo davanti Punta Nera (zona Capo Stella), adagiato su un fondale di 16 metri di posidonia. La zona è perfetta per scattare alcune foto e allenarsi un po’ con l’apnea.
Rientrati a Porto Azzurro ceniamo in camper e ci prepariamo per il giorno successivo.
Giorno 5
Anche oggi noleggiamo un gommone, questa volta al Margidore Yacht Club, sulla spiaggia del Margidore. La giornata è perfetta: mare calmo e assenza di corrente. Decidiamo di tentare una pescata nei punti più esposti. Le mete sono I Corbelli, I Gemini, lo Scoglio Remaiolo e l’Isola Corbella. Gli spot sono uno più bello dell’altro e in un tuffo sui 20 metri Michele prende uno scorfano di oltre un chilo. Diverse le tane di corvine alle quali abbiamo dedicato qualche scatto.
Finita la pescata, con il gommone si possono visitare diverse spiaggette deserte; ne abbiamo cercata una all'ombra, abbiamo ancorato 150 metri dalla costa e siamo andati a pinne verso la spiaggia. Sensazione magnifica. Cena a Capoliveri con amici, borghetto molto carino caratterizzato da una frizzante vita notturna.
Decidiamo di dormire a Magazzini per essere più vicini a Portoferraio per la ripartenza con il traghetto del giorno successivo.
Giorno 6
Traghetto da Portoferraio in direzione Piombino, dove ci siamo fermati per salutare Filippo Carletti, istruttore Aida che con Marco Bertini (apneista, influencer e youtuber) ha creato Bluskill, una comunità apneistica che si occupa di divulgare e portare la cultura di questa disciplina a chi non la conosce. Sono disponibili per lezioni private e in gruppo, anche in inverno. Ha la sede a Piombino, promontorio che trova sempre riparo dal vento di scirocco e di maestrale. Filippo ci ha fatto conoscere la sua realtà e la parte del centro storico di Piombino, e abbiamo pranzato in una trattoria locale!
Alla prossima avventura!! Stay tuned!